I meggings e la moda: ma quando mai?

Ci sono molte, anzi moltissime cose di cui non riesco proprio a capacitarmi, una di quelle che più mi fa scervellare in questo periodo è senza dubbio questa:
ma di chi accidenti è stata l’idea di creare la cosa più brutta al mondo seconda solo allo scorfano (del cui primato in bruttezza, per altro, non sono più così sicura)?
In quale mente bacata si è materializzata l’idea di regalare all’umanità un tale scempio di sfrontata inegalanza?
Quale recondito motivo può aver spinto qualcuno a decidere che le gambre dei maschi – e di conseguenza tutte le loro rotondità – potessero anche solo pensare di indossare i leggings?
Insomma, per farla breve…cosa abbiamo fatto noi di male per meritarci i MEGGINGS?
Ebbene si, putroppo anche queste sono notizie (ferali) che vanno date, perchè è giusto che si sappia quante cagate in giro per il mondo vengono spacciate per “tendenza”.
Ho provato – vi giuro che ci ho provato – ad immaginare il mio capo che arriva alle 8 in ufficio con la barba ribelle, si leva il piumino camouflage e sotto la felpona cappucciata di adidas Star Wars mi sfoggia un paio di meravigliose calzamaglia in lurex argento…oppure mio marito che si prepara per uscire il venerdì sera e mi chiede di aiutarlo a vestirsi: “che dici Silvietta, metto la pailletes nera o mi fascio le chiappe nel tinta unita celeste Tiffany?”.
In entrambi i casi la conclusione a cui giungo non può essere che questa: mio Dio che orrore!

Pare comunque che i meggings stiano spopolando, e non solo sulle passerelle più chiacchierate (sulle quali tra l’altro siamo abituati a vedere di tutto), ma anche e soprattutto tra le star inglesi e americane, tra i primi a farsi vedere in pubblico con questo orrore da indossare è stato il conduttore televisivo americano  Conan O’Brien (vedi foto sotto), seguito poi a ruota da altri personaggioni noti per il loro spiccatissimo e sempre molto sobrio senso dello stile.

Da Lenny Kravitz e Justin Bieber a Russel Brand…insomma tutta gente abituata ad appagliacciarsi su un palcoscenico per capirci.

Uomini fate attenzione: se non avete in programma di infuocare cento mila milioni di fan al prossimo Coachella Festival, per favore, anzi no, vi prego proprio, non indossateli, non trasformatevi in una caricatura (senz’altro difficilmente credibile) di Roberto Bolle, perchè a lui la calzamaglia serve per saltare come un capretto al Teatro della Scala, per dire.